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RISPARMIARE quando si RISTRUTTURA CASA è UN ERRORE: ve lo DICE UN GENOVESE

“(…) ricordatevi che porre come priorità il risparmio è un errore (e ve lo dice un genovese…) perché il costo di stress, lavori sbagliati, tempi non rispettati o materiali scadenti è di gran lunga superiore a quello che può sembrare (…)”

“Pe Zêna e pe San Zòrzo,

o l’è megio risparmioso che spendioso”

(Per Genova e per San Giorgio, è meglio risparmiare che spendere)

I detti popolari sulla parsimonia dei genovesi son tantissimi e sicuramente un ossimoro così netto in controtendenza a secoli di storia, è sicuramente per noi un riconoscimento prezioso da chi per forma mentis, non concede la sua fiducia a cuor leggero. Ed affidandosi a noi, ci ha rilasciato un encomiabile attestato di affidabilità, coerenza e serietà.

“(…) al primo incontro guardate negli occhi l’interlocutore, ascoltatene la voce, capirete se racconta una storia che piace ai clienti o se invece sa (e farà) quello che dice(…).”

Siamo a Milano, immersi in un grande parco che avvolge l’omonimo quartiere accorpato al capoluogo lombardo nel lontano 1923, dove la spiccata vocazione residenziale conserva gli originari fabbricati rurali accanto a palazzi di età più recente, ammantati dai canoni della contemporaneità. Molti palazzi risalgono invece agli anni Settanta-Ottanta, come quello dove si trova l’appartamento che abbiamo ristrutturato.

Fuori, contornata dal verde e sollevata su pilotis di lecorbuseriana memoria per la liberazione del suolo a vantaggio della destinazione a verde pedonale, una facciata fresca di Superbonus 110; dentro, l’atmosfera vintage dei passaggi di testimone, che negli anni hanno lasciato il segno.

Mariangela e Massimo dotati di un acuto sesto senso per la virtù dei dettagli, hanno richiesto sin dall’inizio una progettualità dove l’abitare non significasse esclusivamente l’atto meccanico del riempimento di uno spazio, ma il principio ordinatore capace di far vivere nel luogo della loro nuova residenza, delle emozioni.

Quando abbiamo visto la casa per la prima volta ci è apparsa cupa ed appesantita. La nostra volontà è stata quella di alleggerirla facendo respirare gli spazi e condividendo con i proprietari un codice fresco tra gli sfondi e gli arredi, senza tuttavia cancellare l’identità vintage che la caratterizzava.

Si è ricominciato da capo e ricostruito tutto, progettando in simbiosi con Mariangela e Massimo i dettagli. Un mix di passato e presente in cui la gamma cromatica modulata su tonalità neutre, ha vestito di serenità gli ambienti oggi costellati di oggetti ricercati.

A fare da bussola nella conduzione dei lavori un sapore vintage di tocchi contemporanei, sintonizzato sulle esigenze abitative del presente: una casa confortevole e accogliente. La prima mossa è stata riscrivere la distribuzione interna dei locali, liberando le superfici ed abbattendo il grigiore, la mestizia, per lasciar scorrere la luce così da renderla protagonista. Obiettivo centrato con il colore chiaro dominante sugli sfondi: presente ovunque in differente tonalità su soffitti e pareti, immerge nel lindore e amplifica gli spazi.

I proprietari hanno poi voluto concentrarsi sugli arredi: sia da realizzare ex novo, sia provenienti dalla loro originaria residenza.

La passione per lo shabby chic traspare in ogni ambiente; tuttavia, l’insieme non è ascrivibile a uno stile preciso ma piuttosto, ad una narrazione personalissima, sospesa tra il romantico e il retrò.

Tra gli elementi più evidenti svettano il pavimento in gres porcellanato effetto legno rustico, gli elementi di illuminazione “d’epoca”, l’arredo moderno dal sapore invecchiato, le porte interne dove la modalità cassettonata si alterna al telaio vetrato di provenienza britannica, la bellissima carta da parati, il mosaico in vetroceramica, il pavimento in legno a spina di pesce, il battiscopa con volute.

Per completare gli sfondi, tratteggiati da nicchie e quinte, sono stati scelti attentamente i dettagli, a beneficio dell’armonia complessiva. Tutto selezionato con la massima attenzione alla qualità dei materiali e alla capacità di evocare atmosfere originali.

“Abbiamo deciso di ristrutturare un appartamento dove trasferirci; la disposizione degli spazi era di nostro gradimento ma volevamo rinnovare tutto, dai pavimenti agli impianti e contemporaneamente studiare un nuovo arredamento. (…) Abbiamo pensato da subito di avvalerci del servizio ‘chiavi in mano’ per scrollarci di dosso preoccupazioni, impegni e rischi (…) Sin dal primo incontro abbiamo potuto percepire grande capacità di ascolto e siamo stati accompagnati per mano (…) Siamo partiti con i lavori e anche qui le nostre preoccupazioni sono state subito tacitate (…) Abbiamo vissuto questo periodo con zero pensieri, ci siamo concentrati nel cercare i soprammobili che volevamo, i quadri, gli accessori in genere, divertendoci a girare mezza Italia (…) Mentre eravamo in vacanza avevamo la mente libera (…) Ora che siamo giunti alla fine (…) viene voglia di ricominciare! (…)”

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